Il sindacato degli ingegneri e degli architetti liberi professionisti torna a far sentire la sua voce per tutelare il lavoro degli stessi e allo stesso tempo le committenze. Oggetto del contendere è sempre l’efficienza della pubblica amministrazione, con particolare riferimento alle procedure di disbrigo delle pratiche, con alcuni casi dove il digitale avrebbe dovuto migliorare la situazione e invece l’ha peggiorata, come al Comune di Bari.

Inarsind Puglia, sindacato che raccoglie gli architetti e gli ingegneri pugliesi liberi professionisti, torna a far sentire la sua voce a tutela del lavoro ma anche della committenza.

In una nota, Inarsind Puglia denuncia: “Gli architetti e gli ingegneri liberi professionisti sono sempre più in difficoltà a causa dell’inefficienza degli Uffici Tecnici e della burocrazia che incontrano nello svolgimento delle loro attività professionali. Enti e Comuni della Regione adottano, infatti, prassi diverse per l’invio delle stesse pratiche tecniche-amministrative, interpretando talvolta differentemente tra loro la normativa di legge, nonostante vengano emanati decreti legge per semplificare, snellire e velocizzare la burocrazia italiana, anche mediante l’unificazione di procedure e modulistiche tecniche e l’utilizzo di strumenti informatici”.

Le attività dei professionisti – prosegue la nota di Inarsind Puglia – si sarebbero dovute semplificare, velocizzare ed ottimizzare grazie alla digitalizzazione della Pubblica Amministrazione e l’utilizzo di portali web dedicati, comportando una finale riduzione dei costi al cittadino. Purtroppo, nella maggior parte dei casi avviene esattamente il contrario e vengono richieste ai professionisti sempre maggiori attività con dispendio di tempo e conseguente aumento dei costi a carico della committenza. Caso eclatante riguarda lo Sportello Unico dell’Edilizia del Comune di Bari, dove le attività per il disbrigo e l’invio delle pratiche, con l’adozione del portale web, sono aumentate notevolmente rispetto alla tradizionale metodologia cartacea a causa di procedure e richieste di dati ridondanti e neanche previste normativamente dal DPR 380/01.

“Inarsind Puglia – concludono – ritiene quindi indispensabile, come già più volte richiesto, che la Regione istituisca un tavolo tecnico con i sindacati dei liberi professionisti, gli Ordini e gli Enti per discutere e concertare procedure univoche e chiare per una vera ed equa semplificazione”.

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By Redazione

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