Anche se il meteo è stato inclemente fino a questo punto, sta per arrivare ufficialmente l’estate e di conseguenza stanno per essere riattivati gli impianti di piscine in condominio. Come gestire? Chi ha responsabilità? Quale ruolo per l’amministratore di condominio?
Una primavera così piovosa è difficile da ricordare, eppure mancano pochi giorni all’inizio ufficiale dell’estate. Come sempre, in questo periodo, chi ha la fortuna di avere una piscina in condominio deve organizzarsi per riattivarla e farla funzionare al meglio.
La responsabilità nella gestione di una piscina in condominio è in capo ai condòmini che, tuttavia, possono individuare un soggetto terzo, il più delle volte l’amministratore.
Chiarita subito la questione responsabilità è bene definire che esiste una distinzione tra condomini con più di quattro unità abitative oppure con meno.
In tutti i casi, tuttavia, esistono responsabilità che riguardano l’organizzazione della struttura, la sua manutenzione e le regole di base per la tutela della salute delle persone. In quest’ultimo caso ci riferiamo alla corretta tenuta dell’impianto, così come al giusto trattamento, ad esempio, in termini di aggiunta di cloro.
L’amministratore di condominio deve avvalersi di due figure nella gestione di una piscina in condominio: l’assistente al bagnante e il responsabile impianti.
In entrambi i casi sono richieste qualifiche e certificazioni e vanno di pari passo con la redazione e l’osservanza di un regolamento interno. Un testo condiviso che permetta a tutti di comprendere le regole di utilizzo, ad esempio sul numero degli ospiti che è possibile introdurre per ogni singolo condòmino oppure sugli orari di apertura dell’impianto di piscina in condominio.
Gestire una piscina in condominio, in conclusione, è un lavoro che richiede impegno dal punto di vista organizzativo e tecnologico, ma anche attenzione agli aspetti a carattere sanitario, visto che l’impianto sarà frequentato da persone.